La SEO, Search Engine Optimization, potremmo definirla come l’Arte posizionamento nei motori di ricerca o, ancora, l’arte di rendere visibile del contenuto web agli occhi dei motori di ricerca di riferimento.
Già, facile, no? Ma quali sono i motori di ricerca di riferimento?
Oggi l’unico motore degno di essere considerato tale e che gode di monopolio assoluto è Google (l’eccezione riguarda ben pochi paesi al mondo).
Il motore di ricerca di Montain View vanta per altro un algoritmo con oltre 200 fattori di ranking, pressoché non pubblici ma ipotizzati da tutta la Community che ruota nel mondo della Search Engine Optimization.
Proprio perché i fattori di ranking o fattori di posizionamento non sono noti ma deducibili, non possiamo parlare di una scienza. Parleremo quindi più di una tecnica o un’arte che richiede sperimentazione, originalità e creatività.

Le migliori aziende al mondo che si sono distinte nella SEO e quindi nel posizionamento, sono appunto aziende che hanno fatto della sperimentazione il loro core business.
Tra le comunità più interessanti c’è sicuramente il gruppo nato con MOZ negli USA e il gruppo di Sean Si nelle Filippine (SEO Hacker). In Italia c’è un microcosmo di gruppi SEO che sperimentano, un insieme molto frammentato e per lo più in continuo attrito e ostilità l’uno con l’altro.
Uno dei criteri più significativi del posizionamento, proprio per la natura di come i motori di ricerca indicizzano le risorse web, è legato ai testi. Spesso si sente parlare di “scrittura SEO“, cioè un modo di scrivere testi che tenga presente proprio come i motori di ricerca indicizzano le pagine web.
SEO e Copywriting
Il copywriting diviene quindi una risorsa strategica perché un sito possa ottenere una certa visibilità nel Web. Non basta scrivere dei testi comprensibili perché un sito abbia visibilità in Google, occorre infatti scrivere dei testi secondo logiche ben specifiche.
In primis consideriamo che i famosi “BOT” o “spider” altro non sono che dei robots che navigano il sito internet nello stesso modo in cui lo farebbe un utente qualsiasi, con la sola differenza di non percepire il rendering delle pagine.
Di fatto i robots navigano le pagine di un sito in modalità testuale (qualcuno per gioco avrà provato un browser testuale, per esempio Lynx).

Iniziano (almeno per l’Europa e le lingue occidentali) dall’alto in basso, da sinistra a destra.
Questo ci spiega perché una parola inserita in alto nel testo valga più della stessa parola posta alla fine del testo.
Prossimità e SEO
Negli anni 90 si parlava di proximity, della prossimità e questa era uno dei fattori SEO noti (ai tempi valeva per tutti i motori di ricerca che erano sul mercato). Più una parola era posta in alto all’inizio del testo e più peso “SEO” aveva.
Questa logica è diventata col tempo meno stringente ma è comunque una regola d’oro da rispettare nella scrittura di un testo orientato alla SEO.
Se vogliamo ottimizzare il Title di Pagina chiaramente le prime parole avranno un notevole peso SEO rispetto alle parole che seguiranno.
Anche nell’esempio di questa pagina, la scelta d’ordine delle parole non può essere lasciata al caso.
Quindi “Posizionamento, SEO e copywriting per il web” ci indica che l’obiettivo principale è posizionarsi per la chiave “posizionamento“, poi “SEO” ed infine “copywriting per il web“.
I nostri corsi SEO
Nei corsi SEO che organizziamo, cerchiamo sempre di portare i corsisti ad osservare. L’attenta osservazione è ciò che rende un SEO un Super SEO.
L’osservazione è quella caratteristica che dona super poteri a chi si occupa di SEO, quella sensibilità che si acquisisce osservando Google e le sue logiche.
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Alessandro Folghera