Nascosto tra le imponenti montagne della regione del Kashmir si trovava un antico e piccolo villaggio. Le persone che vi abitavano erano tormentate da un grave problema: la scarsità di piogge e la conseguente mancanza d’acqua.
Fu così che a due fratelli, Yamir e Ravi, venne un’idea: acquistare un paio di secchi e fungere da tramite tra il villaggio e il fiume, distante qualche chilometro, per portare l’acqua necessaria.
Il lavoro era estenuante e faticoso, ma alla fine di ogni giornata ognuno di loro riusciva a mettere da parte ben 1000 rupie.
Nonostante ciò, Ravi non era soddisfatto di quel lavoro che lo logorava, avvertiva dolori lancinanti alla schiena e non credeva che il denaro valesse tanto sforzo.
Un giorno, improvvisamente, gli venne in mente un’idea: costruire un acquedotto. Con questo obiettivo fisso in mente, Ravi iniziò a risparmiare tutto ciò che poteva e destinarlo alla costruzione dell’acquedotto.
Nel frattempo, Yamir si era arricchito e aveva speso i suoi soldi per acquistare una lussuosa casa, vestiti sfarzosi e si concedeva ogni sorta di lusso. Gli abitanti del villaggio deridevano Ravi, lo consideravano uno stupido, mentre ammiravano la casa di Yamir e tutti i suoi beni materiali accumulati. Tuttavia, Yamir lì si fermò.
Anzi, la fortuna abbandonò Yamir: l’età avanzata lo rendeva sempre più debilitato e il duro lavoro divenne sempre più faticoso, con guadagni in calo e sempre meno acqua da trasportare.
Nel frattempo, Ravi aveva completato l’acquedotto, e l’acqua scorreva abbondante verso il villaggio, giorno e notte.
Gli abitanti del villaggio erano felici perché l’acqua costava addirittura meno rispetto al passato, dato che ne arrivava in grande quantità, e Ravi guadagnava bene, in modo costante, senza dover più lavorare duramente.
Yamir non riusciva più a essere competitivo e finì nell’oblio. Tuttavia, Ravi non lo dimenticò e gli insegnò come costruire acquedotti. Infine, decisero di fare squadra e iniziarono ad insegnare ad altri come costruire acquedotti, in cambio di un compenso.
La morale di questa storia è semplice: ci sono attività che possono generare valore, indipendentemente dal tempo che ad esse hai dedicato.
Il tempo è il bene più prezioso che hai, perché è limitato. Cerca, quindi, di metterti nelle condizioni di non scambiare più il tuo tempo col denaro.
Crea progresso, fai crescere gli altri, trasmettendo la mentalità giusta. La Vita ti chiede di vincere pregiudizi e rischiare.
Più di una persona ti avrà detto “chi lascia la strada vecchia per la nuova, sa quello che lascia ma non sa quello che trova”.
Bene, il mondo si sarebbe già spento se non ci fosse stato qualcuno che avesse intrapreso una nuova via.
E tu, cosa aspetti?
Trova la Tua Via, Trova la strada per la Tua Felicità Personale.