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Fibromialgia, intervista a Valentina Gattafoni

Alessandro Folghera 15 Ottobre 2023 0 comments 0

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Negli ultimi anni la fibromialgia ha conquistato il podio tra le malattie più diffuse. Le malattie autoimmuni crescono esponenzialmente e aggrediscono la qualità della vita delle persone che ne sono affette.


La medicina occidentale fatica a comprendere il legame tra psicologia, emozioni e malattia.

La cura e la guarigione della fibromialgia, così come di altre malattie, passano inevitabilmente attraverso approcci integrati, dove nulla è scontato e dove le sorti di questa guarigione dipendono dalla valorizzazione delle proprie risorse e dall’assunzione di una responsabilità: il proprio benessere.


Albert Einstein disse “Non puoi risolvere un problema con lo stesso tipo di pensiero che hai usato per crearlo”. Questa è appunto la strada da percorrere.


Valentina Gattafoni è un esempio e ha una storia che parla per sé, rispetto alla fibromialgia.


L’Isola della Felicità è schierata a favore del benessere e della felicità delle persone, per cui la connessione con Valentina è una connessione virtuosa e necessaria.

Buona lettura.

Intervista a Valentina Gattafoni sulla fibromialgia

Di informazioni sulla Fibromialgia ne è pieno il mondo.

Spesso molte e confuse e se stai cercando risposte razionali e scientifiche puoi trovarne
davvero ovunque.

Tutti ti diranno cosa fare.

Ognuno ti dirà la sua versione dei fatti.

La sua verità.

Senza occuparsi della cosa più importante: CHI SEI.

Da me, che ci sono passata, non aspettarti tutto questo.

A me interessa che tu possa scoprire la tua di verità.

Non sono né un medico, né uno psicologo, né un’esperto, né tantomeno qualcuno che ha tutte le risposte in mano.

Sono semplicemente un essere umano come te.

Sono Valentina e per 36 anni ho vissuto da bruco. (con tutto il pacchetto Fibro al completo contando più di 90 sintomi diversi)

Oggi sono una farfalla.

Dopo un periodo di metamorfosi…la libertà.
Una RINASCITA e ali leggere per volare.
Da 4 anni sono asintomatica e vivo una vita in pieno benessere e rispetto per la mia salute.

Sono qui per sovvertire ogni regola, con l’intento di scuotere quel qualcosa dentro di te, non per darti le risposte che ti aspetti, ma per sfidare i modi convenzionali di pensare e agire, per farti domande e darti nuovi spunti di riflessione.

Voglio darti una nuova lettura della situazione che stai vivendo e consegnarti un caleidoscopio per vedere chiaramente ogni forma e sfumatura di ciò che sta accadendo dentro di te.

Per sorprenderti.
Per farti aprire mente e CUORE alla possibilità di migliorare la tua SALUTE e dunque la tua VITA.

Potresti non condividere tutto ciò che leggerai, e va bene così, non importa, siamo esseri unici ed ognuno è libero di coltivare i semi che preferisce.

Se sei qui a leggermi è perché forse hai a che fare con la Fibromialgia o con il dolore cronico o hai qualcuno vicino a te che lo è.

L’unica istruzione che ti do prima di continuare a leggermi è: non provare ad interpretare ciò che scrivo, soprattutto quando ti sembra che non abbia un senso logico, ma ti chiedo semplicemente di restare in ascolto di te stessa.
Nota cosa senti mentre continui a leggere.

Non parlo di pensieri razionali ma di sensazioni, di sussurri che vengono da dentro, di vibrazioni che scuotono il corpo, di intuizioni, di quel qualcosa nelle viscere che si smuove.

Sono qui per portarti un messaggio diverso.

Darti una NUOVA visione della realtà.

Farti accedere ad una versione di TE che ancora non conosci.

Perché so per certo che quando pensi diversamente, ti comporti diversamente e sei in grado di rilassare il corpo e calmare la mente facilmente adesso ascoltami attentamente, che si chiami, fibromialgia o sindrome fibromialgica o dolore cronico o con una declinazione in latino o in qualsiasi altro modo poco importa.

È soltanto un etichetta.

Può voler dire tutto e niente.

Come esseri umani siamo abituati a dare un nome alle cose.
E fin qui nulla di male.
Il punto è che poi a quel nome associamo un significato.
E quel significato a volte può diventare un verdetto per la vita.

Esattamente come lo era diventato per me.

E non solo, spesso associamo a quell’etichetta anche la nostra identità.
Come quando diciamo “SONO fibromialgica”.

Di la verità quante volte è capitato anche a te di dirlo?

Ma IO SONO IO, come TU SEI TU
al di là di tutto, con o senza fibromialgia.

Ora continua a seguirmi mentre rispondo alle domande che mi sono state poste, può anche darsi che qui in mezzo ci sia anche la tua.


Iniziamo subito dalla prima:

Puoi raccontarci quale è stato il tuo percorso personale rispetto alla fibromialgia?

Te lo racchiudo in una frase:
GRAZIE FIBROMIALGIA
(poi se vuoi conoscere meglio la mia storia puoi leggerla sul mio blog –
https://valentinagattafoni.com/io-e-la-fibromilagia-storia/)

Ah, e si, hai letto bene,
e no, non sono pazza.

Ho detto proprio GRAZIE FIBROMIALGIA.

Ti assicuro che conosco molto bene quella prigione.

Mi ha tenuto diverse volte e per diverso tempo a letto durante la mia vita.
Quando i momenti erano solo scanditi dalla quantità di luce che filtrava dalla tapparella.

Ma sai perché nonostante tutto la ringrazio con ogni atomo del mio corpo?

Semplice:
Perché per me è stata un dono.

Perché…
è solo grazie a lei che ho iniziato a fare silenzio
è solo grazie a lei che ho ascoltato i battiti del mio cuore
è solo grazie a lei se mi sono risvegliata da un sonno profondo che mi stava rendendo cieca e
portando lontana da me
è solo grazie a lei se ho ritrovato me stessa
è solo grazie a lei se ho ricostruito la mia SALUTE e sono tornata a brillare.

perché senza di lei ora non sarei qui a scriverti, a metterci la faccia e a gioire con te della mia della mia vita e a dirti che la salute e la felicità sono davvero a portata di mano, basta solo portare luce là dove c’è il buio.



C’è un metodo certo di diagnosi della fibromialgia oppure dei sintomi che danno certezza del
problema?

L’unica certezza sei TU.
Il tuo corpo non mente.

I sintomi sono reali al 100% ma non per questo significa che ci sia qualcosa che non va in te.

Non c’è nulla di rotto.
Non sei danneggiato.
Hai solo creduto di esserlo.

In realtà funzioni perfettamente.

Proprio per questo ci sono i sintomi.
Che altro non sono un modo di rispondere efficacemente del corpo ad uno stimolo.

Questo è l’unico modo che la nostra anima ha per comunicare con noi.
È così che funzioniamo.

I sintomi non sono nostri nemici, tutt’altro, sono nostri alleati.
Il sintomo è solo la punta dell’iceberg e combatterlo non ti porterà lontano.

Ricorda: il corpo, in cui si manifestano i sintomi non è qualcosa di separato da te.

Se comprendiamo questa relazione, possiamo usare i nostri sintomi come punto di partenza per scoprire gli squilibri sottostanti o le cause profonde alla base del sintomo stesso.

Ora ti chiedo:
Quante volte ti è capitato di dire: “La Salute al primo posto!”
E quante volte realmente l’hai messa davvero al primo posto?

Che cosa significa per te la parola Salute?

Perché vedi, tutto dipende dalla comprensione di questa parola.

La parola SALUTE non vuol dire assenza di malattie, l’Organizzazione mondiale della sanità OMS la definisce «uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale».

Per cui il concetto di salute include tutte le dimensioni e le parti di ciò che siamo.

Ora la domande per te sono:
Quanto nutri la tua Salute ogni giorno?
E quanto nutri invece la malattia, il dolore, i sintomi?
Pensa solo a quanto tempo perdi per lamentarti della situazione chiedendoti quel perché proprio a me? (e bada bene so quanto e che tipo di dolore si prova e mi lamentavo anche io, poi ho imparato che per stare bene occorreva spostare l’attenzione su altro).

È fondamentale comprendere cosa stai nutrendo se ciò che desideri è essere in salute.

La SALUTE è una tua responsabilità, il che vuol dire che ci sei TU con il tuo corpo, la tua mente, le tue emozioni tutto il giorno, quindi TU STESSO giochi il ruolo più importante nel gestire la tua salute e sei l’unico che può ribaltare completamente la situazione e scegliere di agire diversamente.



Sulla base delle ultime ricerche scientifiche, cosa possiamo dire della Fibromialgia, che cause
ha?


Come ti ho accennato sopra non sono un medico e quello che posso dirti è solo basato sulla mia esperienza personale.

Un sintomo non fa la causa e lo stesso sintomo può essere determinato da cause diverse o da una combinazione di esse e queste cause possono essere concatenate tra loro da una relazione causa effetto, come in una spirale.

Esistono cause esterne (cibo, inquinamento, intossicazione, relazioni, traumi, stress, radiazioni) e cause interne (infiammazioni, respirazioni, emozioni, ferite, digestione).

Ad ogni modo la cosa più importante è imparare a prendere consapevolezza di chi siamo davvero e cosa sta accadendo nel nostro corpo.

Imparare a DECODIFICARE i messaggi.

Utilizzare il dolore e il sintomo come BAROMETRO. Come indicatore di dove ci troviamo.

In modo tale da prendere consapevolezza e imparare a riconoscere quei meccanismi automatici che scattano come risposta a determinati stimoli.

Quando inizi a comprendere come funziona e cosa innesca determinati sintomi puoi cominciare ad agire in anticipo e a trasformare la situazione.



Si può avere una vita “normale” soffrendo di fibromialgia?

E se ti dicessi che la tua vita è “normale” così com’è?

Che tutto è perfetto così com’è Fibromialgia inclusa?

Oppure potrei dirti se preferisci, che la tua vita non è normale ed è per questo che soffri di Fibromialgia.

Mi spiego meglio, prima di bloccarmi a letto anche io come te facevo una vita “NORMALE” o meglio che CREDEVO tale.

Mi svegliavo presto, andavo a lavoro tutto il giorno, poi impegni vari, c’ero sempre e per chiunque, sempre ligia ai doveri, sempre sul pezzo = ovvero giravo in tondo sulla ruota del criceto.

Hai presente?

Lo facevo perché mi sembrava “normale” farlo, è quello che “facevano tutti” d’altronde.
Perché “è così che si vive la vita”.
Con sacrificio e serietà… mi avevano insegnato…e io c’ho creduto.

E non solo, era anche diventato per me “normale” avere il mal di testa tutti giorni e prendere il brufen a giorni alterni.
“Chi al giorno d’oggi non ha un mal di testa” (una voce ripeteva tra me e me)
E per il mal di schiena?… stessa cosa, tanto cosa volevo pretendere stando tutto il giorno ferma davanti ad un computer…e il sentirmi stanca, sfinita senza energia?
Dai, Vale “chi non è stanco al giorno d’oggi con tutte le cose da portare a termine, lo stress e il fiato sempre sul collo per performare al meglio?”

BALLE TUTTE BALLE!

Questa non è normalità è ipnosi collettiva.

Considerare certi sintomi “normali” significa nasconderli.

Quella che definivo “normalità” era diventata la mia prigione.

E guarda caso ma non a caso quando si ha la fibro o i dolori cronici si ha la sensazione come di essere in gabbia, imprigionati nel proprio corpo.

Vedi, la vita è meravigliosa e ognuno di noi merita di viverla al meglio. SEMPRE.
Ed essere libera è una tua scelta!

Come avrai capito diffido dalla parola “normale”, tutto dipende da che accezione gli diamo.

E soprattutto credo che oggi tutto quello che spesso chiamiamo normalità sia malattia e al contrario quella che chiamiamo malattia sia benattia, guarigione.

Quando stai male sei costretto a… fermati, a cercare nuove risposte e soluzioni, sei obbligato ad uscire dalle proprie abitudini e schemi mentali, esci dalla zona di comfort ed in quel momento quel dolore diventa un processo di alchemizzazione, ti aiuta a recuperare un contatto profondo con il tuo intuito, le emozioni e con il tuo inconscio.

“Nulla si crea, nulla si distrugge tutto si trasforma”. Lavoiser

Quello che credo è che ogni persona è unica e anche la sua vita e il suo viaggio verso il benessere è unico.

Ed è responsabilità di ogni individuo e di nessun altro ricostruire la propria salute e reclamare la propria vita.



C’è una terapia efficace nel contenimento del dolore che la fibromialgia comporta?

Se vuoi contenere il dolore è perché vuoi liberartene.
E come biasimarti?
Anche io volevo liberarmene a tutti i costi.

Siamo soliti in questa società demonizzare il dolore, tendiamo a combatterlo, neutralizzarlo ed eliminarlo con ogni tecnica a disposizione e ad ogni costo, quando in realtà è il mezzo più importante.

È un dono.

Ricordo quando nel pieno della notte urlavo piangendo di volermi tagliar via le gambe, pur di non sentire.

Nel mentre ho provato ogni terapia possibile (miorilassanti, antinfiammatori, agopuntura, ozonoterapia, psicoterapia, yoga, fisioterapia, chinesiologia, riflessologia, acque termali ecc.) per farlo fuori una volta per tutte, a volte la situazione migliorava solo un pochino poi ricadevo nel baratro.

Scommetto che è capitato anche a te di provare di tutto e ritrovarti punto a capo, mi sbaglio?

Ecco impegnarsi a cercare un rimedio e aspettare qualcuno che ti risolva la situazione non è la soluzione.

Serve una strategia diversa.

Ogni trattamento esterno fallirà se continui a trascurare il tuo mondo interno.

Anche io non volevo più quel dolore, e più non lo volevo sentire e più lui gridava ancora più forte echeggiando in ogni atomo del mio corpo.

Poi ho capito che non stavo ascoltando il suo messaggio.

Che quel dolore altro non era che un aiuto ed un invito a fermarmi e a guardarmi in profondità.

E che il modo in cui stavo trattando il mio dolore era esattamente il modo in cui trattavo me stessa.

E tu come stai trattando te stessa?

Ho imparato che la fibromialgia mi stava facendo notare quanto poco amassi me stessa, che non mi stavo prendendo abbastanza cura di me…

O magari potrebbe essere li a dirti:

Che ti stai lasciando schiacciare da una relazione o un lavoro che non ti soddisfano più solo per sentirti più amata, sicura e riconosciuta.

O che stai dando tutta la tua energia agli altri.

O che stai conducendo una vita secondo i condizionamenti che ti porti dietro da una vita e non
secondo i tuoi valori.

O che non ti sei mai presa cura delle tue ferite.

O più semplicemente che devi muovere il tuo corpo.

Che devi ricordarti di RESPIRARE.

Che devi fare attenzione a cosa mangi e come lo mangi.

O magari tutte queste cose insieme, ora io non so esattamente cosa stia dicendo nello specifico a te,
ma quello che so è che è tempo per te di iniziare ad ascoltare.

Senti il tuo corpo.

Se sei in cerca della pillola magica o se vuoi solo diminuire il dolore per riavere indietro la stessa vita di prima… non andrai lontano.

Nessuno e niente è in grado di guarire qualcun altro, eccetto il corpo stesso.

Mi dispiace deluderti, non esiste nessuna cura magica, ma ora voglio sorprenderti: l’unica vera magia sei TU.

Non riavrai mai la tua vecchia vita, perchè è stata la stessa che ti ha portato a vivere nel dolore, ma ciò che puoi sempre fare è crearne un’altra su misura per te più bella e in linea con il tuo essere.

Se continui a cercare risposte e soluzioni all’esterno di te su come migliorare la tua situazione attuale e la tua vita non stai facendo altro che lasciare andare il tuo istinto naturale ad aiutare te stessa.

Stai solo intralciando il tuo corpo e la sua capacità di adattamento e flessibilità.

Più continui a resistere più il corpo si irrigidisce, più allenti i muscoli adesso più la tua energia fluisce.

Si tratta semplicemente di riconnettersi con il proprio corpo e le proprie esigenze, di essere (un) umano all’interno e non fuori, rispetto a ciò che la società ci richiede.

Assecondare il corpo, sostenerlo al meglio, supportarlo e potenziare i suoi poteri immunitari e le sue risorse, coccolarlo durante il processo di disintossicazione e disinfiammazione in modo tale che sia l’organismo stesso e non il farmaco o la terapia di turno a superare questo squilibrio.

Soltanto così ne uscirai definitivamente e più potente di prima.



C’è una correlazione tra malattia ed emozioni? E tra malattia e mente?

Tu sei emozioni, mente, corpo, anima e molto altro.
Come potrebbe non esserci relazione?

Ciò che chiamiamo “malattia” ovvero ciò che accade fisicamente è solo l’esito di un processo che avviene al di fuori della tua consapevolezza, che è frutto di emozioni represse, schemi reiterati, blocchi, autosabotaggi, dall’ambiente che ti circonda, da ciò che mangi, dalla tossicità.

Tutte cose che lungo andare diventano nocive per il corpo e lo infiammano e che con la comparsa del sintomo ci danno l’opportunità di prenderne consapevolezza, comprendere e guarire.

Come ti ho accennato sopra ciò che consideriamo “la malattia” è una vera “benattia” proprio perchè consente al nostro corpo di adattarsi a nuovi stimoli e disintossicarsi.

Innanzi tutto voglio dirti che non devi sentirti in colpa o biasimarti per ciò che stai vivendo, ma semplicemente osserva ciò che accade senza giudizio e accoglilo.

Semplicemente quello che voglio che tu faccia è iniziare a prendere consapevolezza dell’esistenza dell’inconscio e sapere che esso guida la nostra vita molto di più della coscienza e della mente razionale.

E il corpo reagisce esattamente ai comodi della nostra mente inconscia.

Se non impariamo a rendere permeabile quel confine e portare l’inconscio al conscio non riusciremo a capirne le cause. E ci ritroveremo solo a subirle.

Inizi a notare come quel qualcosa che potrebbe essere definito con accezioni negative (tipo malattia, dolore, sintomi) in realtà è una straordinaria esperienza di crescita interiore, integrazione, evoluzione e una meravigliosa occasione di guarigione?

Edward Bach disse: “la perfetta salute e il pieno risveglio in realtà sono a stessa cosa.”

Il corpo risponde direttamente alla tua mente.
I tuoi pensieri e le tue emozioni possono influenzare la tua salute.

Le emozioni vissute liberamente ed espresse senza giudizio o attaccamento tendono a fluire in modo fluido senza influire sulla nostra salute.

D’altra parte, le emozioni represse (soprattutto quelle paurose o negative) possono consumare l’energia mentale, influenzare negativamente il corpo e portare a problemi di salute.

È importante riconoscere i nostri pensieri e le nostre emozioni ed essere consapevoli dell’effetto che hanno, non solo gli uni sugli altri, ma anche sul nostro corpo, sul nostro comportamento e sulle nostre relazioni.

La nostra salute emotiva e fisica sono indissolubilmente legate.
Che siamo felici o tristi, i nostri corpi rispondono fisicamente al modo in cui pensiamo, sentiamo e agiamo.

Quando litighi
Quando sei stressata
Quando reprimi le cose
Quando ti senti giù
Quando scoppi in lacrime
Quando sei consumata dalla gelosia
Quando ti lasci divorare dalla rabbia
Quando non riesci a lasciar andare una discussione

Ignorare le tue emozioni fa male alla salute.

Tuttavia, ciò che impariamo nella nostra società non è come accogliere le nostre emozioni, ma come
bloccarle ed evitarle.

È come premere contemporaneamente l’acceleratore e i freni della tua auto, creando un cortocircuito.

O come una pentola a pressione interna che borbotta.

Quando la mente ostacola il flusso delle emozioni perché sono troppo travolgenti o troppo contrastanti, mette sotto stress la mente e il corpo, creando disagio e confusione mentale e sintomi.

La maggior parte delle persone è governata dalle proprie emozioni senza alcuna consapevolezza di ciò che sta accadendo.

Ma una volta che ti rendi conto del potere delle emozioni, semplicemente riconoscerle e imparare a scegliere quelle più utili per te in quel determinato momento può essere di grande aiuto.

Le emozioni parlano nel corpo e la chiave è connettersi a quella dimensione, sentirle.

So bene che a volte quel sentire fa paura, fa paura fare l’esperienza, ovvero sperimentare ciò che il corpo ha da dire. Perché temiamo il dolore e temiamo di perdere il controllo. Ma è esattamente in quello stare in assenza di controllo, in quell’essere presenti a quel sentire che avviene la magia di un processo alchemico.

L’emozione è come un onda ha una salita, un picco massimo e una discesa. E se la lasci fluire semplicemente se ne andrà, lasciando spazio ad uno stato di calma pace e leggerezza.



Che consigli daresti ad una ragazza che scopre di essere affetta da fibromialgia?

Non perdere altro tempo, hai davanti un incredibile opportunità:

Quella di riprendere in mano la tua vita completamente.
Scopriti, conosciti, amati, prenditi cura di te, perdonati e trasforma la tua vita.

Ricontatta il tuo desiderio

Inizia a farlo adesso

Prendi un profondo respiro, libera la mente e
fatti queste domande:
Che cosa mi fa stare veramente bene?
Che cosa voglio io veramente?
Cosa mi piace davvero?

Cosa voglio dalla mia vita? (e non quello che pensi di dover fare, perché qualcun altro ti ha detto che si fa cosi).
Chi sono io senza fibromialgia?

E semplicemente rimani in ascolto.

Non esistono risposte giuste a queste domande, esistono solo risposte sincere.

Tutto ciò che ti arriva da adesso e ancor più nei prossimi giorni, qualsiasi cosa essa sia (una sensazione, un’intuizione, un sogno, un simbolo, un suono, un immagine, un brivido, un battito) è la risposta perfetta. La tua verità.

Prendine nota e lasciala decantare.

È così che inizi a riappropriati del tuo potere.

È il primo passo da fare per uscire da quella gabbia e riconquistare la tua libertà, la libertà di essere te stessa e comprendere che per stare bene occorre vivere una vita allineata a CHI SEI veramente.
Che sia in armonia con la tua meravigliosa anima.

Ricorda: “La vita è troppo bella per non essere vissuta davvero, fino in fondo.” (Queste sono le
parole di una mia cliente che oggi è completamente asintomatica dalla fibromialgia).


Si può guarire dalla fibromialgia?

Si ed è una scelta nelle tue mani.

Ciò che ti separa dallo stare bene è solo una decisione.

Decidere di smettere di stare male e scegliere di STARE BENE.

Scommettere al 100% su te stessa, senza scuse.

So già cosa stai pensando…

“Eh ma non l’ho mica deciso io di stare male?”
“Eh mai sai quante volte ci ho provato?
“Non è mica facile”
“Stai scherzando vero? Io sto passando un terribile momento e tu mi dici di decidere di stare bene?”

Lo so potrebbe sembrarti assurdo, potresti sentirti risentita davanti a queste affermazioni.
Anche io me ne sono risentita quando le ho sentite per la prima volta, sembrava come se chi le stesse pronunciando non volesse comprendere la mia sofferenza.

Per scoprire poi che in realtà era io a non comprendere il mio dolore ed è stata proprio prendere quella decisione quel giorno di 4 anni fa che mi ha salvato la vita.

Te lo dico per esperienza personale, da cuore a cuore.

Decidere di smettere di stare male non significa stare bene adesso, o da un momento all’altro, chiaro, ma piuttosto significa SCEGLIERE il prossimo piccolo passo concreto che ti permette di stare meglio e avvicinarti all’obiettivo di ripristinare la tua salute al 100%.
Chiediti ora semplicemente:
Qual è la prossima cosa che posso fare per stare meglio, in questo preciso momento?

Potrebbe essere anche semplicemente fare un profondo respiro.
Eppure quante volte ti fermi per fare un profondo respiro?

Continuare a crogiolarti nella sofferenza, nello stare male, nella lamentela, potrebbe essere diventata la tua salvezza, la tua zona di comfort.
So che ancora una volta può sembrare paradossale quello che sto dicendo, ma credimi se te lo sto dicendo è proprio perché l’ho vissuto.

L’ho capito poi, in un secondo momento, lavorando su di me che quello stare a letto nella sofferenza era diventa la mia zona di agio nonostante il disagio, quell’essere vittima creava i miei carnefici e li teneva legati a me sollevandomi da qualsiasi responsabilità.
In cambio di riconoscimento e amore, volevo essere “VISTA”, poi ho capito che ero io a dovermi
VEDERE, riconoscere e amare per prima.

L’essere in salute è una tua responsabilità e un tuo diritto.
Ed è qualcosa in tuo potere.

Se riesci a comprendere questo allora, hai già fatto un grande salto.

Per me la guarigione è sinonimo di conoscere, comprendere e agire noi stessi come unità di mente, corpo, anima ed emozioni.

D’altronde la tua salute dipende proprio dalla collaborazione sinergica tra queste parti.

E secondo me ogni essere umano possiede questo potenziale, solo che non è consapevole o magari ciò che non conosce è il come.
Come ricreare armonia.

Per questo secondo me la “vera guarigione” presuppone, il ritrovare sé stessi, RICONOSCENDO la VERA NATURA dell’essere.

Non è un risultato ma un viaggio che continua ad evolversi e svolgersi.

Ogni persona è unica e anche il suo viaggio verso la guarigione è unico.

Guarire è come mettere insieme un puzzle: trovare i pezzi giusti e metterli insieme nella giusta sequenza. Man mano che i pezzi del puzzle vengono trovati e messi insieme, l’equilibrio viene ritrovato, la salute si ricompone e la pace viene ripristinata.

Per questo motivo è necessario un cambio di paradigma e un’educazione (dal latino educěre, «trarre fuori», «tirar fuori ciò che sta dentro») consapevole e attiva e sostenuta da rimedi di vario tipo che aiutino la ri-scoperta di sè stessi lavorando sinergicamente su più livelli.
Mente, corpo, anima, emozioni.

Ed è quello che faccio ogni giorno con le mie clienti.

Le aiuto a tirar fuori la propria verità guidandole ad accedere alle loro infinite risorse affinchè possano metterle in pratica autonomamente trasformando il loro stile di vita e ricreare armonia ed equilibrio nella loro vita.

Riesci a percepire anche tu l’incredibile bellezza in tutto questo?

Una trasformazione che inizia dalle emozioni (ESPLORAZIONE) raggiunge la mente (CONOSCENZA), passa attraverso il corpo (ESPERIENZA) e arriva direttamente al cuore (SAGGEZZA).

Bene, sono felice che tu sia arrivata a leggere fino in fondo, immagino che…in questo momento tu possa sentirti un pò confusa, o magari chissà curiosa di conoscere la tua verità.

Ora puoi scegliere se continuare a rimanere dove sei nell’illusione che quella che stai vivendo sia la normalità oppure puoi lasciare che tutto ciò che hai letto si sedimenti dentro di te, come un nuovo potente seme che se annaffiato e coltivato inizierà a germogliare la verità di una nuova vita. La TUA.

A te la scelta!

https://valentinagattafoni.com/

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